GIORNO 3...concorsoconcorsoconcorso AIUTO

GIORNO 3: What do you define as a binge? Cosa definisci binge?
Per me il binge è quel momento in cui pur sapendo che non dovrei farlo mi fiondo in cucino e mangio biscotti, pane, crackers, marmellata, prugne, formaggio, gelato, cioccolata, patatine...quello che c'è insomma...senza contare calorie, senza pensare, voglio solo mangiare e mangiare....è un momento che nemmeno io so come definire bene...ancora non so perchè lo faccio...a volte per fame forse?...ma la fame si fermerebbe prima di svuotare una dispensa...forse lo faccio per non pensare a nulla, per allontanarmi dalla vita.
Quello che è cambiato dalle abbuffate di qualche mese fa è che quelle erano degli extra ai pasti della giornata e le calorie erano talmente tante che perdevo il conto....ora invece le abbuffate, quando mi capitano, non superano quasi mai le 1000 calorie e il massimo a cui arrivo in tutta la giornata sono 1500-1700...al massimo, questo solo nei giorni in cui mi abbuffo...e dopotutto so benissimo che sono tante calorie ma non sono livelli da ingrasso spropositato, voglio dire sono le calorie che dovrebbe mangiare un apersona normale alla mia età...nella dieta prescritta dalla detologa ne avevo ogni giorno 1600...ed era una dieta...quindi insomma anche nelle abbuffate di ora posso dire di avere un minimo di controllo che prima non c'era...perchè per me il binge non è altro che un impulso incontrollato, causato da varie situazioni, spesso da studio o litigate, spesso con mia madre, spesso sul fatto che lei non appoggia la mia aspirazione di diventare ballerina e insegnante di danza...cerca di nasconderlo ma poi sa sempre come tirare fuori il suo disappunto e scaricarti addosso tutta la merda che pensa.

Bene, detto questo, buongiorno a tutte!...ieri non è stata una bella giornata, o meglio, lo è stata fino alla cena....devo dire che prima ero stata anche molto brava, ho studiato, sono andata a lezione tutto il pomeriggio e dopo per non rischiare di abbuffarmi a casa sono andata a farmi una bella camminata...poi a cena mi sono ritrovata con un mio carissimo amico che non vedevo da tanto, la cosa non era programmata, ma non potevo dire di no, volevo stare con lui, volevo rivederlo, volevo passare di nuovo una serata seduta a un tavolo a mangiare e ridere con lui.
E così pizza e gelato, ragazze è andata...non me ne sono nemmeno pentita, mi serviva tutto questo, mi serviva di nuovo...ora per tre giorni ho intenzione di fare un semi digiuno perchè tira e molla qua tra un'abbuffata di qualche giorno fa e la pizza di ieri non si va da nessuna parte. Comunque ho detto, niente rimpianti...in questi giorni sono sempre in movimento, stamattina penso di uscire a piedi...oggi pomeriggio credo di studiare, stasera chiusa in sala fino a notte, anche se ieri le lezioni sono andate molto bene, un pò di incertezza su qualche esercizio che non rifacevo da un mesetto ma anche perchè devo riprendere del tutto l'elasticità mentale degli esercizi e ricordarli per bene...mentre per quanto riguarda il pezzo del concorso è andata molto bene...la mia insegnante ha apportato qualche modifica a pose e prese, gli ultimi ritocchi insomma...e ammetto di sentirmi molto valorizzata in questa coreografia, sono felice, e sapete una cosa!?....sono agitata a mille ma non vedo l'ora di ballare sul palco...al pensiero di salire ancora sul palco ho i brividi, io amo quel posto, amo le luci, amo la platea di un teatro, amo le piazze con la gente, amo tutto, amo la polvere dietro le quinte...è il mio posto nel mondo questo, il palco.
E' difficile spiegare cosa si prova, è difficile anche essere capiti a volte...sembra impossibile forse che ballare su un palco possa rendere una persona realizzata, si perchè qualunqu ecosa succeda nella mia vita io in quei minuti passati a ballare sul palcoscenico sento di essere completa, di non aver bisogno di altro, è un discorso egoistico per certi versi, sembra che delle persone che mi amano non mi importi nulla, ma penso sia una cosa diversa...è una completezza diversa è come se completassi me stessa con me stessa....è una frase senza senso forse...provo a spiegarmi...è come se ballando sul palco trovassi quella parte di me che non ho mai, quella parte di me che mi manca per essere completa...sul palco non ci sono problemi, non c'è nulla se non emozione allo stato puro...mi sembra di vederla la vita, la vedo nelle luci, negli occhi degli spettatori....è tutto.
Non potrei provare una sensazione più bella di un applauso, di una platea che si alza in piedi, la sensazione di estasi pura nel ricevere l'applauso più forte di tutti, non è una questione di narcisismo, è che per un artista, o per chi come me lavora giorno e notte per diventarlo, l'applauso è la realizzazione pura del proprio sacrificio, viviamo per l'arte, viviamo per plasmare il nostro corpo a emozione, e emozionare il pubblico, affascinare gli occhi, far venire i brividi, quella è arte.
La cosa diversa del concorso è questa, non ci sono applausi, ebbene si, gli applausi sono vietati per non influenzare la giuria, ma è il prezzo da pagare per tentare di avere l'applauso migliore, quello di chi passa alla finale e quello di chi vince...il ricordo di queste emozioni mi fa venire le lacrime agli occhi....metterò tutta me stessa  in questo concorso, me lo sono promesso, io voglio vivere di questi momenti, di questo, voglio vivere di vita, e la danza è vita, lo è per davvero.