martedì 13 gennaio 2015

Non bene, poco male.

E' così che mi sento, o almeno credo. Non sto bene, di questo ne sono certa. Non mangio e se mangio spesso finisco per abbuffarmi, di conseguenza vado a vomitare. Mi chiedo come faccia la mia famiglia a non accorgersi che vomito, veramente non ne ho idea, chiaramente, ora come ora, meglio così, non so cosa potrebbe scatenarsi se qualcuno sapesse. Quindi si, sto male, ma non troppo. Voglio dire, da grassa stavo molto peggio, molto più triste e con una costante sensazione di schifo addosso, che non è il massimo, giorni passata a mangiare e dormire, nient'altro. Perché mi facevo troppo schifo per fare altro, non so come io abbia fatto a continuare ad entrare in sala e fare le mie lezioni di danza, davvero non ho idea. Poi questi 46-47 chili oscillanti mi stanno proprio bene, vorrei di più ovviamente, ma conto davvero di riuscirci, se sono arrivata dove sono ora, posso fare anche di meglio, il peggio è passato. Essere magra mi dà sicurezza e forza, mi sento più allegra, più libera, più autorizzata a fare tante cose. Sento che studiare ha un senso, che andare a danza ha un senso, che camminare per strada ha un senso. Se fossi grassa tutte queste cose perderebbero il loro senso. Eppure so di stare comunque male, so di avere un problema, vorrei parlarne con qualcuno ma ho paura di farlo, perché la verità è che ho paura di essere aiutata. Insomma io non voglio essere aiutata, non voglio essere aiutata a mangiare, a ingrassare, assolutamente no. Allo stesso tempo a volte mi sento una fallita per quello che faccio pur di essere sempre più magra, mi rendo conto di quanto sto male in ogni gesto che faccio, e lì il bisogno di parlare con qualcuno lo sento davvero. L'unica di cui io posso fidarmi è la mia insegnante di danza, ma ho paura. Più che altro credo che lei abbia capito, quindi sarebbe più facile forse. Il fatto è che sto aspettando che sia lei a tirare fuori il discorso, e penso lo farà a breve. Una volta tirato fuori che fare? Dire che tutto è ok e che non ho problemi o sparare fuori tutta la verità e sperare di trovare qualcuno che mi stia vicino, sapere che ho qualcuno che sa?...ma forse è troppo rischioso, se lo dicesse ai miei ciechi genitori che non si accorgono che mi sto ammazzando?

9 commenti:

  1. hai tanto bisogno di essere capita...dì tutto alla tua insegnante...
    come mi riconosco quando parli dell'essere grassi.ora che lo sono neanche per me nulla ha un senso.e mi faccio schifo.eppure io l'ho voluto.
    io credo che si è magri di testa....
    anche ora che sei magra dici che non è mai abbastanza.forse ti senti più integrata socialmente e questo ti fa stare meglio...ma sei divisa in due.
    è palese.dicotomia costante.
    una parte dice sì l'altra no.sono agli antipodi.
    il difficile ma necessario è trovare un punto di contatto tra queste parti...più saranno 'amalgamate'più riuscirai a vederti...così invece c'è solo nebbia...e non sai neanche se stai male.
    la consapevolezza è la salvezza.

    ti sono tanto vicino

    RispondiElimina
  2. Mi viene in mente un discorso di David Foster Wallace:

    "Nelle trincee quotidiane della vita da adulti l’ateismo non esiste. Non venerare è impossibile. Tutti venerano qualcosa. L’unica scelta che abbiamo è che cosa venerare. È un motivo importantissimo per scegliere di venerare un certo dio o una cosa di tipo spirituale - che sia Gesù Cristo o Allah, che sia YHWH o la dea madre della religione Wicca, le Quattro Nobili Verità o una serie di principi etici inviolabili - è che qualunque altra cosa veneriate vi mangerà vivi. Se venerate il denaro e le cose, se è a loro che attribuite il vero significato della vita, non vi basteranno mai. Non avrete mai la sensazione che vi bastino. È questa la verità. Venerate il vostro corpo, la vostra bellezza e la vostra carica erotica e vi sentirete sempre brutti, e quando compariranno i primi segni del tempo e dell’età, morirete un milione di volte prima che vi sotterrino in via definitiva. [...] Venerate il potere e finirete col sentirvi deboli e spaventati, e vi servirà sempre più potere sugli altri per tenere a bada la paura. Venerate l’intelletto, spacciatevi per persone in gamba, e finirete col sentirvi stupidi, impostori, sempre sul punto di essere smascherati. E così via."

    Credo davvero che tu debba cercare qualcos'altro che non sia la magrezza, per dare un senso a tutto quello che fai... per rispondere al commento del post scorso, dalle info personali leggo che hai 17 anni. Per i minorenni spesso ci sono a disposizioni servizi gratuiti (o con pagamenti irrisori) di sostegno psicologico, nelle scuole o nei consultori. Io ne avevo approfittato in modo autonomo, tenendo allo scuro la mia famiglia. Hai mai provato a informarti? Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao,grazie mille di aver risposto...non sono più minorenne, ora ho 19 anni...sto cercando di aiutarmi da sola più o meno ma ovviamente non ci riesco...

      Elimina
  3. I tuoi genitori forse non vogliono vedere,è una cosa difficile da accettare per loro quello che tu fai..non che sia una giustificazione questa!
    Se senti che dovresti chiedere aiuto parla con la tua insegnante se ti fidi di lei..non puoi continuare a mangiare e vomitare prima o poi non avrai nenche più le forze per fare danza,cogli questa opportunità e parla prima che sia troppo tardi,prima che tutto questo diventi la normalità nella tua vita è la cosa peggiore che puoi fare credimi!
    Ti mando un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ne ho parlato con la mia insegnante perché non ce la facevo più...ora non so se le cose siano uguali, meglio o peggio, perché è nella mia testa che le cose non cambiano...

      Elimina
  4. Se senti che hai bisogno di qualcuno non esitare a parlare con la tua insegnante!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao bella, ritorno dopo parecchio tempo...l'ho fatto, le ho detto tutto! tu come stai?

      Elimina